Le piccole aziende raccontano i sacrifici per stare sui mercati, ma ora tocca a banche e governo
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Roberto
Quell'incubo del modello F24
Siamo una piccola azienda di alta tecnologia di Vicenza, abbiamo investito tutto nella ricerca e sviluppo di nuovi sistemi per la robotica e la meccatronica, stiamo collaborando con un'azienda del Frosinonese che ha come noi la missione di innovare, non siamo mai riusciti a prendere un euro dallo stato per l'innovazione, ma vogliamo tenere duro. Con noi ci sono altri sei collaboratori che abbiamo formato, prendiamo meno di un impiegato statale e a metà del mese il modello F24 è sempre lì che aspetta inesorabile. Cosa aspettano a defiscalizzare gli stipendi dei dipendenti e a dare respiro alle aziende con richieste a fine anno di anticipi su tasse e Iva? Coraggio, ci vuole coraggio a fare gli imprenditori in Italia in questo momento, ma sono convinto che vogliamo cambiare la situazione.
Eugenio
Gli utili divorati dagli interessi
Microazienda tecnologica operante nel biotech, abbiamo retto alla botta del 2007 (massimo della concorrenza asiatica), gli utili dell'anno scorso sono stati divorati dagli interessi passivi, fortunatamente abbiamo ristrutturato il debito, abbiamo un prodotto interessante, investitori pronti a entrare. Se tutto va bene, i due soci l'anno prossimo non raggiungeranno la metà dello stipendio del segretario comunale. Meglio che falliti, certo, però la voglia di continuare diminuisce parecchio.
Ale
In banca una giungla di regole
Lavoro con sei banche, solo perché sono costretta, ma quando chiedo anche solo un'informazione mi pare di essere presa in giro. Propongono condizioni impossibili di cassa, parlano di Euribor e spread, di Bce, di tassi allineati, di Basilea 2. Ma ognuno fa quello che vuole!
Paola
Chiuderei, con dipendenti burocrati
È inconcepibile che il governo privilegi gli interessi delle banche piuttosto che i legittimi diritti dei cittadini e delle imprese. Sono un imprenditore con 15 dipendenti che opera nel settore impiantistico da 15 anni e se uno dei miei dipendenti dovesse permettersi di fare solo una minima parte di quello che fanno i dipendenti delle banche, o delle pubblica amministrazione, perderei i miei clienti nell'arco di pochi minuti.
Max
Qui si fallisce, Pechino corre
Ogni azienda che chiude in Italia corrisponde a un'azienda che sopravvive a Pechino, ogni telefono, ogni elettrodomestico, ogni capo d'abbigliamento che acquistiamo costa due volte anche se l'etichetta mostra diversamente. In Italia, così come in Europa, produciamo solo debito. Solo un settore dell'economia funziona: le banche!
Stefano
Giustizia e fisco da cambiare
Sto lottando per far sopravvivere la mia impresa. I problemi maggiori vengono non dal mancato guadagno e dal lavoro che non c'è, ma dagli apparati che ci dovrebbero aiutare. Giustizia civile scandalosa, fisco esoso, astruso, confuso, pazzesco. Infrastrutture da terzo mondo, energia in regime di fattivo oligopolio.
Paolo Piccinelli
Travolti dal rientro dei fidi
Ripresa? Questo difficile periodo mi ricorda il peggior momento professionale della mia vita, il 1993. Le banche con le quali lavoravo decisero, senza motivazione, di negarmi le linee di credito e mi chiesero il rientro. Ne conseguì una gravissima crisi, parzialmente superata negli anni con impegno da parte di tutta l'azienda. Dov'è il senso di responsabilità di queste banche alle quali ci affidiamo cercando l'ossigeno indispensabile alla nostra sopravvivenza? Ci sarà qualcuno che pagherà per tutto questo? Molti oggi sono in ginocchio per richieste immediate di rientri.
Claudio
Scoprire le nuove chance
Il mondo è cambiato ed è un errore attendersi che una ripresa possa portarci alla situazione pre-crisi. Non è solo una questione di ridimensionamento, ma va cambiato il modo di lavorare in quanto stanno mutando i comportamenti dei consumatori oltre alle condizioni operative per le aziende. Non bisogna aspettare la ripresa, ma vanno scoperte le nuove opportunità che si creano.
Claudio
Lo spreco dei talenti
Il primo nemico che le imprese hanno, soprattutto quelle piccole, sono le nostre istituzioni, con le strutture paravento inutili e costose. Il peccato più grande è lo spreco di talento. In Italia siamo bravi, fra i più bravi a fare di tutto. Anche del male a noi stessi.
Pierpaolo
Meno burocrazia per il Sud
La nostra azienda - nel settore ricettivo - è reduce da una fase di ristrutturazione e ammodernamento, possibile grazie al coinvolgimento al 100% della banca con l'accensione di un mutuo ipotecario con tasso variabile. Siamo al paradosso: basso il tasso, elevatissimo lo spread. Confidiamo in una migliore gestione della cosa pubblica soprattutto creando sinergie tra privato e pubblico, allegerendo gli iter burocratici necessari per far decollare lo sviluppo nel Mezzogiorno.
Jean Paul Altilia
Tre condizioni per la Cina
Lo stato di crisi in cui ci troviamo è dovuto all'apertura incondizionata che sia i governi di sinistra che quelli di destra hanno fatto verso paesi ove la produzione è fatta senza rispettare i diritti umani, le norme di sicurezza e la tutela ambientale. Le banche non aiutano, lo stato neppure: l'economia si fermerà. Occorre imporre un dazio ai beni che vengono da paesi come Cina, India, Egitto, Polonia, Slovenia, che tenga conto di tre fattori: il rispetto dei diritti umani, la sicurezza nella produzione, il rispetto dell'ambiente. Solo così le nostre aziende potranno competere.
Gianluca
